Recensioni negative - Come gestirle

Recensioni? Ma va, tanto chi le legge?…

La recensione è quello strumento che quando è positivo siamo tutti felici, quando è negativo no. Certo, ma non c’è solo questo. Nel mio articolo ti mostrerò come nelle recensioni negative si possono nascondere opportunità.

Solitamente siamo sempre stati abituati a non “fallire” mai, per questo anche nella vita lavorativa la sconfitta non è spesso ben digerita; invece da essa possiamo trarre tanti insegnamenti.

Pronti? Partiamo!

 

Commenti e recensioni: istruzioni per l’uso

Cara e caro lettore, questo articolo potrebbe mettermi in cattiva luce ai tuoi occhi perchè probabilmente andrò un poco controcorrente in merito all’argomento recensioni.

Questo è un capitolo importante che porto all’attenzione nel mio corso di marketing e pubblicità.
Tale capitolo durante il mio corso si materializza sotto forma di un grande Buddha al centro della classe, no, di un grande profiterole, no nemmeno… Scherzetto!!! 🙂
Trattasi invece di una slide che riporta la frase

“NON POSSIAMO PIACERE A TUTTI”.

Nel lavoro siamo sempre stati abituati ad essere impeccabili, a dar ragione sempre al cliente…
Certo, non voglio cominciare l’articolo dicendoti di sputargli in faccia al suo arrivo, ma dobbiamo prendere atto che non è umanamente possibile essere h24, 7/7, 365/anno inappuntabili.

Possiamo certamente seguire corsi di PNL e Public speaking, oppure potremmo anche cominciare ad accogliere la “sconfitta”.
Ma attento, questa “sconfitta” non è perdere soldi, la casa, la reputazione…
Questa sconfitta consiste nell’accogliere piuttosto un giudizio non positivo sull’operato.

Magari esistessero corsi del genere, non trovi? Un corso dove si impara a comprendere che NON SI PUÒ PIACERE A TUTTI.

 

Le recensioni rappresentano una grande rivoluzione nel business

Per questo motivo secondo me lo strumento delle recensioni è nel business una fortissima RIVOLUZIONE.

Ora mi taccio e faccio parlare l’Arianna Safonov; il pezzo che a noi serve è quello che va dall’inizio fino a 1:53. Ecco il link:

Le recensioni, ti piaccia o no, esistono; e per fortuna! dico io.

 

La psicologia dell’acquisto: come funzioniamo

Cerca di ricordare cosa fai quando acquisti: talvolta si acquista d’impulso, di necessità, di ritorno, di tendenza, ma si acquista anche nel dubbio e quindi si chiede consiglio; fino a qualche tempo fa avevi il tuo amico, ora hai tante persone su internet che è sì vero che non conosci, ma, grazie al fatto che anch’essi possono venire recensiti, possono assumere quell’autorevolezza che il tuo amico certamente poteva vantare ai tuoi occhi, ma era solo il tuo punto di vista.

Cara lettrice e caro lettore grazie alle recensioni sui siti web/social/store online stiamo vivendo un cambiamento epocale su due fronti: sia per l’utente che come stiamo comprendendo ha più possibilità di scegliere, ma anche lato imprenditore.

Proprio questo aspetto cerco di allenare durante il mio corso formativo e la frase “Non possiamo piacere a tutti” vuole dare a te lettore il mattoncino per comprendere l’arte del “fallimento”.

 

Indispensabili per pochi o mediocri per tanti?

Siccome nel business l’importante è trarre ispirazione da tutto, questo fallimento ha diverse sfaccettature; la più importante che consiglio è quella di cominciare a pensare per nicchie e servirle al meglio quindi cercare di diventare INDISPENSABILE PER POCHI, PIUTTOSTO CHE MEDIOCRE PER TANTI.

Questo concetto lo puoi trovare spiegato in modo più dettagliato in questo mio articolo (Un attimo! Ancora non l’ho scritto…).

Inoltre nelle recensioni potremmo scoprire momenti lavorativi non ben rodati osservati dalle persone e per questo magari motivo di discussione in azienda per capire se si può migliorare.

 

Le recensioni sono una minaccia o uno strumento?

Insomma, le recensioni sono uno strumento aziendale, non un grilletto puntato alla testa!

Quando tengo i corsi per gli imprenditori, questo capitolo è sempre motivo di animate discussioni perchè come dicevo prima, pensiamo che si debba piacere sempre ed in ogni modo.
I feedback che ricevo dagli stessi dopo i primi incontri sono talvolta inaspettati: gli imprenditori dicono che non è tanto abbassare le aspettative nelle vendite, quanto invece una rinnovata consapevolezza nel cercare di ascoltare tutte le campane; non dover rispondere in modo piccato a commenti negativi, piuttosto chiedere il motivo per poi migliorare.

 

Chi domanda, comanda!

E qui l’altro motivo di ragionamento che condivido è CHI DOMANDA COMANDA che è uno degli strumenti più efficaci nella psicologia di vendita.

Cosa non le è piaciuto dell’esperienza con noi?

Ad esempio, potrebbe essere un’interessante domanda per evitare lo scontro.

Ussignur… e ora che è sta cosa? Ti faccio un esempio citando una recensione su Tripadvisor dell’osteria Cencio La Parolaccia, Trastevere, Roma.

Recensione negativa ristorante

 

Come si gestisce la peggiore tra le recensioni?

Perché cito La Parolaccia?
Perché secondo me è il caso più emblematico non in Italia, non in Europa ma nel mondo di come si possa essere STRAORDINARI PER POCHI PIUTTOSTO CHE MEDIOCRI PER TUTTI e di come si possa cercare di risolvere anche la peggiore delle recensioni.

Ancora non ci sono stato, ma sarà una mia tappa; al momento faccio parlare le recensioni:

  • da loro non mangi bene;
  • da loro non stai comodissimo;
  • da loro non è facile trovare posto…

Da loro trovi qualcosa che non esiste da nessun’altra parte, puoi tranquillamente mandare a fanculo lo staff, e viceversa. Lo staff ti provoca, ti insulta, fa gestacci…
Tutto il contrario del classico aplomb da tenere in ristorante 🙂

Non ci credi? Ecco il link:

Aaaaaa che liberazione…
C’è chi spende 120€/h per sfogarsi, da loro spendi meno 🙂

E leggendo la recensione, viene da pensare a come al proprietario veniva fuori il fumo dalle orecchie….
E invece no! Ed inoltre rispondono alle recensioni negative sempre allo stesso modo, cercando di migliorarsi.

Non so se è chiaro quindi cosa si compra da Cencio. Ok cibo, ok vino… D’altronde è un’osteria.
Ma il loro super potere è quello che era l’osteria una volta: intrattenimento, leggerezza, divertimento, dissacrazione della giornata, di un periodo duro…
Questo è Cencio.

Ed ovviamente potrà piacere come no, come d’altronde tutti i business del mondo.

 

Se ricevi un feedback negativo, accoglilo

Ripeti assieme a me: non è possibile riuscire a piacere a tutti.
Proviamo invece a diventare indispensabili per pochi che uno dei tanti per la massa.
E se ricevi un feedback negativo, accoglilo e cerca di capire come migliorarti: cogli l’opportunità.

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Percezione del brand - Corso marketing Rimini

 

Come creare relazioni con il cliente: dal tuo sogno imprenditoriale ai tuoi valori

Corso di marketing e pubblicità: ne hai fatto almeno uno nella tua vita? Sì?
Allora son sicuro che sei pronto a dirmi almeno un motivo per il quale dovrei comprare dall’azienda per la quale lavori rispetto che da qualunque altro tuo concorrente.
Ah, non hai mai fatto nessuno corso di marketing e pubblicità? Nessun problema! In aula come durante le mie consulenze nel settore pubblicitario, alla domanda sopra esposta solitamente conto fino a 10 come l’arbitro sul ring…
Questo perchè purtroppo si crede che seguire cosa fanno gli altri imprenditori sia sinonimo di vendita assicurata… Sarà vero non sarà vero? Lo vediamo subito.

 

Come far innamorare i clienti del tuo brand

Cara e caro lettore, con questo articolo vorrei catturare l’attenzione su un argomento sempre caldo ed interessante: come far innamorare i clienti del tuo prodotto, servizio, brand.

Ti riporto qui la frase presente nel riassunto:

“Dimmi almeno un motivo per il quale dovrei comprare dall’azienda per la quale lavori rispetto che da qualunque altro tuo concorrente”.

Nel 2003 ho mollato un contratto a tempo indeterminato, settore trasporti, mansione ragioniere, azienda C.A.R.A di San Giovanni in Marignano per seguire una delle mie vocazioni: lavorare tramite il computer, la grafica e la fotografia.

Dopo aver convinto nell’ordine: me stesso, la mamma e il babbo, i nonni ed in loop il precedente quadrinomio per i successivi due anni, ho deciso di seguire un corso che mi ha portato a questo istante, ossia scrivere qualche consiglio riguardo il mondo del marketing, dei video e della fotografia (gli altri argomenti puoi rintracciarli nel blog) e raccontare quello che vivo sia in aula che nelle aziende riguardo le strategie di marketing.

Da allora, in relazione ai servizi che offro, è una continua ed incessante ricerca di stile e modo di comunicare che possa contraddistinguermi rispetto i miei competitor, ma che possa anche diventare un mio modo di lavorare; infatti c’ho messo circa 10 anni ad intravedere la mia metodologia di comunicazione.

Con questo voglio dirti che per costruire la propria immagine, tradotta poi in segni visivi e concettuali, il brand, ci vuole tempo, costanza, dedizione, tenacia e non solo, serve anche sbagliare.

Sogni e valori: le leve del business

La libera professione mi ha quindi fatto comprendere che se nel business voglio esistere, devo attivare quelle leve che me lo permettono e per me si possono tradurre in: sogno e valori.

Il sogno te l’ho detto prima: mettere a servizio del mondo del lavoro le mie passioni riguardo la fotografia e la grafica.
I valori idem: si può trasportare nel proprio business il proprio carattere, le proprie idee in merito all’ambiente, alla sostenibilità delle materie prime. Ad esempio, lo smart working… È dal 2004 che lo faccio 🙂
Solo che 15 anni fa eri un povero reietto diseredato, disadattato per non dire appestato… Ora la percezione è diversa, giusto?

Coniugare sogni e valori con il prodotto e l’immagine

Ma come si può mettere il proprio sogno nel business, poi i valori, il tutto poi raccontato tramite i prodotti e l’immagine?
Riguardo il primo aspetto, la fase di ricerca è sviluppo è fondamentale e nel parlo QUI (un attimo! ancora non l’ho scritto!), per l’argomento di questo articolo quello che secondo me devi sapere è in questa immagine:

Come attirare clienti - Corso marketing

 

Quando hai gli obiettivi chiari, tenacia, voglia ci arrivi… Oscia, se ci arrivi!

 

Aziende che lavorano facendo leva sui propri sogni

Devo citare qualche altra azienda che tutti i giorni lavora con il suo sogno ben evidenziato? Ecco qua.

Costruire vetture sportive uniche destinate a rappresentare, in pista come sulle strade, l’automobile italiana d’alta scuola.

1995: Voice Goes Mobile

2005: Life Goes Mobile

Dare alle persone il potere di condividere e rendere il mondo più aperto e interconnesso.

Rendere felici le persone. “Se puoi sognarlo, puoi farlo.”

 

E non poteva certo mancare una delle frasi più emblematiche, se vogliamo parlare di sogno imprenditoriale, o anche visione aziendale ossia la frase di Bill Gates:

Un personal computer su ogni scrivania, e ogni computer con un software Microsoft installato.

 

Il Cluetrain Manifesto

Lo sai perchè questo aspetto è cruciale nel business?
Perchè il tuo cliente, se sei sincero, se hai ideali, se credi che ci sia qualcosa oltre al dover vendere a tutti i costi, se ne accorge!
Questo perchè citando il Cluetrain manifesto tradotto da Luisa Carrada del Il mestiere di scrivere:

“I mercati sono conversazioni”.

Se un bambino, alla domanda: “Che mestiere farai da grande?”, rispondesse: “Non il posto fisso, magari farò le app per controllare il clima della Romagna”, il Cluetrain Manifesto gli andrebbe somministrato per via endovenosa.
A scanso di equivoci, è per questo che nel business possiamo portare i nostri sogni e valori e trasformare tutto nel nostro brand.

 

Che cos’è un brand

Attenzione perchè il brand:

  • non è solo il logo, essendo un’espressione iconica del brand:

Il logo aziendale - Corso Marketing

 

  • non è solo il prodotto, essendo un’espressione fisica del brand:

Come vendere il prodotto - Corso Marketing

 

  • non è solo la pubblicità essendo un’espressione sensoriale del brand:

Fare pubblicità - Corso Marketing

 

Questo è un brand.

Il brand è l’espressione di relazioni, emozioni e percezioni sia tangibili che intangibili colte da un potenziale cliente o cliente acquisito legate ad un prodotto, servizio, persona, di un’azienda: ciò che siamo e come lo comunichiamo diventa il tuo brand.

Incredibile, non trovi?

Corso marketing - Il Brand

 

Come si fa a lavorare sul Brand

Sai dirmi il motivo per il quale tutti i giorni lavori? E qual è il tuo sogno imprenditoriale/visione?
Apporti nel lavoro i tuoi valori?

Da domani mattina, comincia a lavorare su questi aspetti, sono i primi passettini per creare non solo il tuo brand, ma per creare l’immagine che tu vuoi nella mente del tuo spettatore.

 

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Pubblicità - Perchè farla

Cara e caro lettore,
in questo mio articolo ti racconterò come tutti, ma proprio tutti, devono farsi pubblicità.
Non ci credi? Leggi questa frase:

“Anche Dio crede nella pubblicità; infatti ha messo campane in ognuna delle sue chiese”.

Forte è?
Sacha Guitry, l’autore di questa frase, secondo me spiega oltre ogni ragionevole dubbio l’importanza di fare pubblicità.

Al termine della lettura dell’articolo spero di darti uno degli strumenti più importanti in comunicazione pubblicitaria per l’imprenditore: la consapevolezza.

L’imprenditore deve considerare di farsi pubblicità se vuol farsi conoscere

Durante il mio corso di marketing solitamente esordisco con la frase sopra esposta e chiedo subito un parere a riguardo.

Un giorno un dipendente di una piadineria di Rimini mi disse che il suo titolare non voleva fare pubblicità perchè non voleva spendere soldi per cose inutili. Mi è capitato di incontrare il ragazzo l’anno successivo e mi disse che aveva cambiato azienda… la piadineria era fallita.

Non avendo davanti i libri contabili e la realtà aziendale ovviamente non voglio essere pregiudizievole e strumentalizzare l’informazione; voglio però dire che la fase pubblicitaria deve essere tenuta in considerazione dall’imprenditore che vuole farsi conoscere.
Per questo ti lancio la prima domanda: come può secondo te farsi conoscere un’azienda senza dire che l’azienda esiste?

Ecco, ogni possibile soluzione da te ipotizzata ha un nome: pubblicità.

Riassumendo: Quando nasciamo ci portano all’anagrafe per darci un nome e dalla scuola al lavoro, con gli amici, con nuove persone una delle prime cose che comunichiamo è chi siamo, il nome, il cognome. La stessa identica cosa va fatta per un’azienda ossia dire chi sei.

Comunicare chi siamo: come farsi pubblicità

Non pensi sia facile?
Purtroppo talvolta non lo è perchè ci sono imprenditori che pensano sia sufficiente affittare un bel locale in centro ed alzare le saracinesche ogni mattina.
Oppure aprire un e-commerce, ma non dirlo a nessuno: vendere un prodotto, un servizio o il proprio brand senza fare pubblicità è come ammiccare a un ragazzo o una ragazza nel buio: tu sai quello che stai facendo, ma nessun altro lo sa.

Come ti dicevo, sto scrivendo questo articolo per darti CONSAPEVOLEZZA e a chiare lettere ti consiglio di fare pubblicità e per farla le scelte sono fondamentalmente due:

  1. puoi farla da solo, seguendo dei corsi di formazione e dove non arrivi demandando a freelancer;
  2. demandando tutto il processo pubblicitario a freelancer/agenzia.

L’immagine non rappresenta il prodotto reale, è puramente indicativa del prodotto

Ti va ora se ti provoco un pochino? Guarda la seguente immagine:

Pubblicità saccottino Mulino Bianco

Che ne pensi?

Durante i miei corsi quando proietto questa immagine, scoppia il pandemonio in aula…
Ma come, ti ho appena detto di farti pubblicità e ti mostro qualcosa di “ingannevole”?!?
Certo che sì, perchè

Al netto del concetto espresso ossia “Bisogna farsi pubblicità”, dipende poi come farla!

Non voglio assolutamente screditare né il prodotto Saccottino tanto meno la Mulino Bianco; nel mio corso ed in questo articolo l’immagine ha il puro scopo divulgativo.
Non ti pare quasi familiare questa frase? “L’immagine non rappresenta il prodotto reale, è puramente indicativa del prodotto”; le aziende l’han dovuta mettere sui packaging per evitare potenziali “noie” legali.

È utile prendere in giro il cliente? e le recensioni?

Dicevo, il mio intento in questo articolo è darti sia la consapevolezza sul tema pubblicitario, sia come farla; secondo la mia idea di pubblicità e strategie di marketing, oggi, come ieri e sempre di più domani non è propriamente utile prendere in giro il cliente.
Questo perchè oggi il cliente può usare uno strumento a mio avviso potentissimo: le recensioni!

Arrivati a questo punto, dovrebbe essere il caos; ti ho consigliato di farti pubblicità, ma di non prendere in giro il tuo potenziale cliente con pubblicità ingannevoli.

Guardiamo meglio l’immagine del Saccottino: è vero, la foto raffigurata nel packaging non è quella reale del prodotto, ma le persone continuano a comprarlo e l’azienda non ha fallito.
Perché questo? La disamina che condivido in questo post si vuole indirizzare verso la parte superiore di quell’immagine: il brand.

Come fare pubblicità per il proprio brand

Caspita eh, che è?

Il brand è la rappresentazione sia visiva che concettuale della tua impresa.

In questo momento posso dirti che le persone talvolta acquistano in modo irrazionale fregandosene dell’immagine pubblicitaria perchè sono affezionate al brand.
E questo è possibile perchè in questo caso la Mulino Bianco ha nel tempo lavorato per farlo entrare nella mente dei clienti grazie a comunicazioni visive, talvolta video, fotografiche e grafiche.
Sono stati talmente efficaci che in aula, certe volte mi viene chiesto se il mulino bianco esiste davvero…
Vediamo, secondo te esiste?

Ti do un elemento per il tuo ragionamento,anzi due…
Banderas e la Rosita…

Bene, ora ti dico la mia:

Il mulino bianco non esiste, ma esiste se ci dicono che esiste…

Bello vero?
E questo lo puoi fare anche tu, da domani mattina!

Lavorare ogni giorno per pubblicizzare quello che vuoi, il tuo prodotto, servizio, brand; ma ricorda la regola del Saccottino: se costruiamo un brand credibile e forte nel tempo le persone non vedranno più la realtà, vedranno quello che noi vogliamo fargli vedere.

Siamo arrivati alla fine e la domanda che ti pongo è solo una: hai più consapevolezza in merito all’importanza di farti pubblicità?

Dimmelo nei commenti e ricorda di iscriverti alla mia newsletter.