Come migliorare le vendite - Casi reali da cui ispirarsi

Cara e caro lettore, bentrovato.

Questo post è la conseguenza del primo post pubblicato sull’argomento “creazione ed individuazione dei bisogni”. Se vuoi approfondire ti metto il link con anteprima qui di seguito.

Se non hai approfondito nel link l’argomento che tratteremo in questo post, non c’è problema: ti faccio un brevissimo riassunto qui di seguito.

La creazione e l’individuazione dei bisogni del cliente

Per cercare di migliorare le nostre vendite puoi attivarti: 

  • cercando di creare/individuare i bisogni delle persone e servirli con la tua sensibilità di persona e inventiva di imprenditore;
  • osservando lo spazio ed il tempo cioè analizzando cosa sta avvenendo in un luogo geografico in un determinato periodo.

Ricordo anche che questo vuole essere un ragionamento base sul quale cominciare a costruire strategie di vendita efficaci e soprattutto utili per i potenziali clienti bypassando la guerra ai prezzi.

A ben pensarci inserire in una comunicazione visiva i saldi, i prezzi barrati e poi quelli in sconto a meno della metà, gli sconti non è sinonimo di vendita giusto?
Questo perché la pubblicità non è una scienza e soprattutto perchè bisogna anche ricordarsi che la vendita non è il soggetto principale in una comunicazione visiva bensì il miglior effetto collaterale a cui un brand possa ambire.

Silent party: la movida che non fa rumore

Ma basta pipponi, questo post parla di esempi, ed ecco il primo:

Il problema che risolve un Silent Party è: dare un servizio d’intrattenimento agli amanti della musica in città, cosa sempre più difficile da prevedere perché le amministrazioni locali fanno di tutto per rendere “dormitori” i centri urbani.

A mio avviso oltretutto è anche un happening importante perché permette la socializzazione e gli afflussi di persone in luoghi specifici, in fatti questi happening possono essere prenotati e svolti in piazze, vie, ma anche locali, quindi oltre che dare un servizio d’intrattenimento, può essere utile per le attività commerciali. 

Email marketing col cliente fidelizzato

Ora due esempi di una stessa azienda del settore enogastronomico con un cliente fidelizzato (il cliente sono io e lo strumento pubblicitario è una mail)

Pubblicità email gastronomia Tecniche di vendita email

Qui abbiamo un momento dell’anno particolare (ricordi che si può lavorare anche con la temporalità giusto?) e l’azienda ha pensato di invitarmi nel suo punto vendita sfruttandolo. Mi pare che altre parole siano inutili vero? è tanto semplice l’idea quanto efficace secondo me: se voglio fare bella figura per S.Valentino, posso mangiare “sushi afrodisiaco” presso il punto vendita (ho reso illeggibile l’azienda essendo una mail, non perchè non mi danno soldi per citarla :))

Tecniche di vendita email

Tutto si può sfruttare per creare/individuare bisogni, anche la nebbia!!! Anche questo messaggio secondo me è tanto semplice quanto spettacolare e fa leva appunto sulla mia potenziale non volontà di uscire di casa a causa della nebbia (ed oltretutto molto disincentivante l’uscita in quel periodo perchè c’era veramente un muro di nebbia).

Strategie di posizionamento – Menu per ciclisti

Altro esempio sempre settore enogastronomico

Come parlare alla propria nicchia

Qui siamo di fronte ad un capolavoro perchè c’è tutto quello che abbiamo finora visto in merito al soddisfare le necessità delle persone e qui aggiungo un altro tassello per migliorare le tue future strategie: la nicchia.

Nell’immagine vediamo dei ciclisti seduti in un bar e non è facile vederli così perchè hanno bici costose e, se non puoi assicurarle, il rischio di furto aumenta. E cosa fa l’imprenditore che vuole cominciare a servire quella nicchia? Ti propone un parcheggio con lucchetto, oltretutto altro strumento utile perchè i ciclisti solitamente viaggiano il più leggero possibile quindi senza lucchetto e catena.

Altri due servizi per i ciclisti:

  • il compressore per gonfiaggio gomme… ma è un’officina o un bar?!?
  • l’acqua depurata per ricarico borracce.

Chicca finale il menù dedicato ai ciclisti.

Perché? C’è un menù per i ciclisti?!? Certo che no, ma sì se vogliamo cominciare a servire una nicchia. In più ricordo anche che l’imprenditore osserva, ricordi? E al Bar Peledo di Cattolica l’imprenditore ha “osservato” il sempre maggiore numero di ciclisti presenti in zona e quindi ha deciso di servirli.

Ricorda che se segui quello che fanno gli altri, non arrivi mai primo.

Risolvere le necessità delle persone può avvenire sempre, anche in momenti molto critici!

Dal gelato alla politica: strategie di posizionamento

Questa immagine per me è potentissima perchè mostra la volontà dell’imprenditrice di portare avanti la sua mission, il suo lavoro. 

Non solo prodotti, anche servizi.

Quante immagini del genere abbiamo visto e abbiamo vissuto, solo che in quella tavola c’è un ospite che non ti aspetti!

Qui siamo di fronte ad un caso di marketing applicato alla politica e alla gestione del territorio, organizzato in modo creativo e soprattutto in piena sintonia con quanto ti sto condividendo: intercettare le necessità delle persone, in un luogo geografico e temporale e servirle.  

La persona sorridente seduta a capotavola è il funambolico Sindaco di Pesaro, Matteo Ricci. 

Hai avuto mai il sindaco a mangiare a casa tua? O hai mai visto il tuo sindaco andare a mangiare dalla tua amica?
Che è sta cosa?!? 

Te la spiego brevemente.

Il sindaco ha lanciato il format #UnSindacoInFamiglia, per “entrare in casa delle persone”, “metterci la faccia”, spiegare e dialogare, ma anche raccogliere feedback utili della cittadinanza quindi con chi Pesaro la vive ogni giorno.

Oltretutto favorendo l’iniziativa sui social, c’è anche la possibilità di interagire con il resto della cittadinanza online durante l’evento, per attivare un circolo potenzialmente virtuoso di relazione e interscambio. 

Che cosa fantastica, non trovi?
Bene anche qui ripeto siamo davanti alla tecnica che ti sto condividendo: creare/individuare i bisogni delle persone.

Che ne pensi? Commenta, commenta e aspetta cosa volevo dire?!? Ah si, commenta 🙂

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Strategie di vendita - Bisogno del consumatore

Il mattoncino più importante con il quale cominciare a costruire la propria strategia di vendita è quello di ascoltare di cosa hanno bisogno le persone; quindi quello che serve fare è cercare di immedesimarsi in loro e farsi la giusta domanda:

“Se fossi il mio cliente, di cosa avrei bisogno?!?”

Strategia di vendita – Creare ed individuare i bisogni

Ciao cara e caro lettore, bentrovato 🙂

Andiamo subito nel cuore dell’argomento del post, che ne pensi? Oggi ti condivido uno di quei “segreti” che solitamente nei corsi di marketing non condividono perché sarebbe perdere potenziali clienti in platea… siccome a me non interessa “convertirti” in mio cliente, che il pandorico vaso si apra 🙂

Scherzi più o meno a parte, senza manie di grandezza o presunzione d’onnipotenza, l’argomento di oggi vuole essere una sorta di tabula rasa su tutto quello che sappiamo in merito alla vendita e ripartire dall’inizio.

Ok, ora che hai liberato la mente, quello che di solito consiglio ai miei clienti spetta spetta, hai liberato la mente vero?!? Perchè stai pensando ancora se hai liberato la mente?!?! Dai scherzo! Sto burlone oggi… Quindi dicevo, sì, partiamo dal primo mattoncino utile a costruire la “comprensione”: poniti la domanda giusta e la prima secondo la mia esperienza, è la seguente: “Se fossi il mio cliente, di cosa avrei bisogno?!?”

Se fossi il mio cliente, di cosa avrei bisogno?

Farsi le domande non è una moda, o uno sport olimpico; è secondo me uno dei metodi più potenti per cercare di non tralasciare nulla e soprattutto permette di non perdere tempo con il “dito” e quindi mirare subito alla “Luna”.

Cercare di immedesimarsi nello spettatore è stato ed è uno dei più grandi insegnamenti che vengono dal teatro greco, passando dalla letteratura e al cinema…
Tantissime arti tengono si poggiano su tale domanda:

“Se fossi il mio spettatore, cosa mi piacerebbe vedere?”

Di primo acchito potrebbe sembrare una paraculata, cioè dai allo spettatore quello che si aspetta=vinciamo facile, ma in una seconda lettura, secondo la mia esperienza se diamo allo spettatore quello di cui ha bisogno, faremo del nostro spettatore un nostro fedele seguace perché vedrà in noi una sorta di “faro”.

E per dargli quello di cui ha bisogno dobbiamo chiederglielo oppure intuire osservando i fenomeni che accadono sia temporalmente che geograficamente.

Ed ecco qua il secondo mattoncino, osservare!

Per migliorare le vendite bisogna osservare il cliente

Perché l’imprenditore non si “limita” solo ad assumere personale, ad approvvigionare il magazzino; non si limita solo ad aprire e chiudere la saracinesca del suo punto vendita o le luci all’atelier la sera.

Il secondo mattoncino è quindi osservare, ma cosa osservare?

Ok è arrivato il tempo di vedere un’immagine per cercare di comprendere questi primi due mattoncini.

In questa immagine secondo me c’è l’essenza della vendita ossia:

  • mattoncino 1: cercare di creare/individuare i bisogni;
  • mattoncino 2: osservare lo spazio ed il tempo.

Nell’immagine anzitutto non ci sono sconti, prezzi, caratteristiche delle carote; non ci sono carote lucide in pile di cassette ordinatissime davanti al punto vendita.
Nell’immagine c’è l’imprenditore che:

  • sfrutta un momento specifico dell’anno (nell’immagine si intravede un poco di neve) – mattoncino due;
  • suggerisce alle persone di comprare le carote magari per fare il pupazzo di neve – mattoncino uno.

In più come puoi vedere l’immagine potrebbe aver generato in te una sorta di sorriso…
Bene! L’amalgama che tiene assieme i due mattoncini è l’ironia perchè attenzione, tieniti forte… con l’ironia si può comunicare il proprio prodotto/servizio/brand e magari anche vendere, ma sssssssssssshhhhhhhhhh (con l’indice davanti alla bocca)! Non dirlo troppo in giro senno gli esperti di marketing che usano modelle e modelli mezzi nudi si arrabbiano!!!

Migliorare le vendite con l’individuazione del bisogno

Quello che abbiamo visto è un esempio lampante di individuazione di un ipotetico bisogno, è vero è molto semplice, ma a mio avviso può spiegare in modo immediato il concetto che voglio condividerti in questo post.


Ho trovato anche un altro esempio eclatante riguardo l’argomento e lo possiamo trovare in questi due esempi.

 

Quante milioni di miliardi di volte abbiamo visto i venditori approcciarsi nei tre approcci visti? è una bella penna, la puoi usare per scrivere, citi il fatto che la usi anche tu… tutti possono dire questo!

Invece se grazie alla tua sensibilità di persona ed imprenditore trovassi il modo di servire i tuoi clienti precisamente per quello che necessitano oppure se grazie ad una tua proposta gli migliori la vita?

Dove pensi che andrà il tuo cliente la prossima volta? 

Quanto detto lo possiamo trovare nel medesimo film: 


Ovviamente nel limite della legalità intendiamoci, non spoilero nulla del film, ma ci tengo a dire che nel lavoro serve onestà e correttezza, attenzione a non truffare nessuno!

Strategie per migliorare le vendite in sintesi

Per cercare di migliorare le nostre vendite quindi ricordo i due mattoncini: 

  • mattoncino 1: cercare di creare/individuare i bisogni;
  • mattoncino 2: osservare lo spazio ed il tempo.

Non demonizzo l’elencazione delle caratteristiche, funzionalità, l’uso della reciprocità (dire che lo stai usando anche tu il prodotto), ma non ci sono solo quei modi di comunicare! 

Nella mia esperienza (ormai sono 15 anni) nella produzione di spot per il cinema, purtroppo quello è il modo di comunicare, perché l’imprenditore pensa solo a farsi la guerra sul prezzo e quindi lo vuole mostrare grande quanto metà schermo del cinema, vuole che i suoi saldi non finiscano mai… In uno spot di 5” vuole dire a cosa serve il suo prodotto e mi tocca riempire di scritte tutta la pubblicità…
Ecco sono qui per consigliarti di non agire in questo modo. In questa epoca dire meno è dire di più, per questo la filosofia del Less is more è la migliore che posso consigliare, ma questo magari è argomento di un altro post, che ne pensi?

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Recensioni negative - Come gestirle

Recensioni? Ma va, tanto chi le legge?…

La recensione è quello strumento che quando è positivo siamo tutti felici, quando è negativo no. Certo, ma non c’è solo questo. Nel mio articolo ti mostrerò come nelle recensioni negative si possono nascondere opportunità.

Solitamente siamo sempre stati abituati a non “fallire” mai, per questo anche nella vita lavorativa la sconfitta non è spesso ben digerita; invece da essa possiamo trarre tanti insegnamenti.

Pronti? Partiamo!

 

Commenti e recensioni: istruzioni per l’uso

Cara e caro lettore, questo articolo potrebbe mettermi in cattiva luce ai tuoi occhi perchè probabilmente andrò un poco controcorrente in merito all’argomento recensioni.

Questo è un capitolo importante che porto all’attenzione nel mio corso di marketing e pubblicità.
Tale capitolo durante il mio corso si materializza sotto forma di un grande Buddha al centro della classe, no, di un grande profiterole, no nemmeno… Scherzetto!!! 🙂
Trattasi invece di una slide che riporta la frase

“NON POSSIAMO PIACERE A TUTTI”.

Nel lavoro siamo sempre stati abituati ad essere impeccabili, a dar ragione sempre al cliente…
Certo, non voglio cominciare l’articolo dicendoti di sputargli in faccia al suo arrivo, ma dobbiamo prendere atto che non è umanamente possibile essere h24, 7/7, 365/anno inappuntabili.

Possiamo certamente seguire corsi di PNL e Public speaking, oppure potremmo anche cominciare ad accogliere la “sconfitta”.
Ma attento, questa “sconfitta” non è perdere soldi, la casa, la reputazione…
Questa sconfitta consiste nell’accogliere piuttosto un giudizio non positivo sull’operato.

Magari esistessero corsi del genere, non trovi? Un corso dove si impara a comprendere che NON SI PUÒ PIACERE A TUTTI.

 

Le recensioni rappresentano una grande rivoluzione nel business

Per questo motivo secondo me lo strumento delle recensioni è nel business una fortissima RIVOLUZIONE.

Ora mi taccio e faccio parlare l’Arianna Safonov; il pezzo che a noi serve è quello che va dall’inizio fino a 1:53. Ecco il link:

Le recensioni, ti piaccia o no, esistono; e per fortuna! dico io.

 

La psicologia dell’acquisto: come funzioniamo

Cerca di ricordare cosa fai quando acquisti: talvolta si acquista d’impulso, di necessità, di ritorno, di tendenza, ma si acquista anche nel dubbio e quindi si chiede consiglio; fino a qualche tempo fa avevi il tuo amico, ora hai tante persone su internet che è sì vero che non conosci, ma, grazie al fatto che anch’essi possono venire recensiti, possono assumere quell’autorevolezza che il tuo amico certamente poteva vantare ai tuoi occhi, ma era solo il tuo punto di vista.

Cara lettrice e caro lettore grazie alle recensioni sui siti web/social/store online stiamo vivendo un cambiamento epocale su due fronti: sia per l’utente che come stiamo comprendendo ha più possibilità di scegliere, ma anche lato imprenditore.

Proprio questo aspetto cerco di allenare durante il mio corso formativo e la frase “Non possiamo piacere a tutti” vuole dare a te lettore il mattoncino per comprendere l’arte del “fallimento”.

 

Indispensabili per pochi o mediocri per tanti?

Siccome nel business l’importante è trarre ispirazione da tutto, questo fallimento ha diverse sfaccettature; la più importante che consiglio è quella di cominciare a pensare per nicchie e servirle al meglio quindi cercare di diventare INDISPENSABILE PER POCHI, PIUTTOSTO CHE MEDIOCRE PER TANTI.

Questo concetto lo puoi trovare spiegato in modo più dettagliato in questo mio articolo (Un attimo! Ancora non l’ho scritto…).

Inoltre nelle recensioni potremmo scoprire momenti lavorativi non ben rodati osservati dalle persone e per questo magari motivo di discussione in azienda per capire se si può migliorare.

 

Le recensioni sono una minaccia o uno strumento?

Insomma, le recensioni sono uno strumento aziendale, non un grilletto puntato alla testa!

Quando tengo i corsi per gli imprenditori, questo capitolo è sempre motivo di animate discussioni perchè come dicevo prima, pensiamo che si debba piacere sempre ed in ogni modo.
I feedback che ricevo dagli stessi dopo i primi incontri sono talvolta inaspettati: gli imprenditori dicono che non è tanto abbassare le aspettative nelle vendite, quanto invece una rinnovata consapevolezza nel cercare di ascoltare tutte le campane; non dover rispondere in modo piccato a commenti negativi, piuttosto chiedere il motivo per poi migliorare.

 

Chi domanda, comanda!

E qui l’altro motivo di ragionamento che condivido è CHI DOMANDA COMANDA che è uno degli strumenti più efficaci nella psicologia di vendita.

Cosa non le è piaciuto dell’esperienza con noi?

Ad esempio, potrebbe essere un’interessante domanda per evitare lo scontro.

Ussignur… e ora che è sta cosa? Ti faccio un esempio citando una recensione su Tripadvisor dell’osteria Cencio La Parolaccia, Trastevere, Roma.

Recensione negativa ristorante

 

Come si gestisce la peggiore tra le recensioni?

Perché cito La Parolaccia?
Perché secondo me è il caso più emblematico non in Italia, non in Europa ma nel mondo di come si possa essere STRAORDINARI PER POCHI PIUTTOSTO CHE MEDIOCRI PER TUTTI e di come si possa cercare di risolvere anche la peggiore delle recensioni.

Ancora non ci sono stato, ma sarà una mia tappa; al momento faccio parlare le recensioni:

  • da loro non mangi bene;
  • da loro non stai comodissimo;
  • da loro non è facile trovare posto…

Da loro trovi qualcosa che non esiste da nessun’altra parte, puoi tranquillamente mandare a fanculo lo staff, e viceversa. Lo staff ti provoca, ti insulta, fa gestacci…
Tutto il contrario del classico aplomb da tenere in ristorante 🙂

Non ci credi? Ecco il link:

Aaaaaa che liberazione…
C’è chi spende 120€/h per sfogarsi, da loro spendi meno 🙂

E leggendo la recensione, viene da pensare a come al proprietario veniva fuori il fumo dalle orecchie….
E invece no! Ed inoltre rispondono alle recensioni negative sempre allo stesso modo, cercando di migliorarsi.

Non so se è chiaro quindi cosa si compra da Cencio. Ok cibo, ok vino… D’altronde è un’osteria.
Ma il loro super potere è quello che era l’osteria una volta: intrattenimento, leggerezza, divertimento, dissacrazione della giornata, di un periodo duro…
Questo è Cencio.

Ed ovviamente potrà piacere come no, come d’altronde tutti i business del mondo.

 

Se ricevi un feedback negativo, accoglilo

Ripeti assieme a me: non è possibile riuscire a piacere a tutti.
Proviamo invece a diventare indispensabili per pochi che uno dei tanti per la massa.
E se ricevi un feedback negativo, accoglilo e cerca di capire come migliorarti: cogli l’opportunità.

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